Il rapporto tra Geografia e Cartografia è da sempre molto stretto e non potrebe essere altrimenti. In tutti gli ambiti geografici, la carta rappresenta lo strumento fondamentale per visualizzare, analizzare o esplicitare i vari fenomeni di studio. Allo stesso tempo, la particolarità di alcune mappe, dei supporti su cui vengono realizzate o le evoluzioni digitali che ne permettono nuove forme di rappresentazione e fruizione, delineano anche un tratto artistico che non resta mai inosservato.
Per un approfondimento sul nesso tra senso estetico, nuove e inedite pratiche di mapping, uso di cartografia analogica e digitale, vedi il lavoro (in inglese) di Laura Lo Presti, intitolato Maps In/Out Of Place. Charting alternative ways of looking and experimenting with cartography and GIS .
Della stessa autrice, e sempre in inglese, consiglio anche il lavoro Extroverting Cartography. “Seensing” map and data through art che pone l’accento sulla contamnazione tra mapping e arte, ovvero sulla possibilità della pratica artistica di creare nuove mappe, adotando il linguaggio intrinseco e peculiare di ogni “carta” geografica.
Per un corposo approfondimento sui GIS applicati alla geografia storica (e dunque alle carte storiche come quella di Parigi del 1834 riportata nel fumetto) il rimando è al volume Historical GIS. Strumenti digitali per la geografia storica in Italia, a cura di Camillo Berti, Nicola Gabellieri, Arturo Gallia e Massimiliano Grava, liberamente scaricabile e consultabile.
Per una disamina critica sul GIS e la sua adozione nella disciplina geografica, guarda il contributo GIS, Critical GIS e storia della cartografia di Giancarlo Macchi Jánica.
Il lavoro di James Housefield, Marcel Duchamp’s Art and the Geography of Modern Paris, pubblicato su Geographical Review, costituisce un’interessante analisi sul rapporto tra percezione da parte dell’artista dello spazio geografico, del paesaggio e del luogo in un tentativo di riproduzione dello stesso, attraverso gli oggetti d’arte. Purtroppo l’articolo non è liberamente fruibile ma vale la pena indicarlo comunque ; ) !
(Daniele Mezzapelle)
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